Praticamente rifondata negli anni Ottanta, la Misericordia di Corsagna individua tra le sue prime finalità operative la costituzione di un gruppo di protezione civile. A livello nazionale, la struttura per l'intervento in situazioni di grave emergenza comincia a delinearsi nel 1963 con la tragedia del Vajont. Nel maggio del 1976, la Protezione Civile interviene già con maggiore efficacia nel Friuli terremotato, e due anni più tardi nella valle del Belice, in Sicilia, devastata da un sisma di eccezionale intensità. Nel Paese si fa strada la consapevolezza che la struttura centralizzata direttamente gestita dal governo debba articolarsi anche in tante realtà operative sparse su tutto il territorio nazionale, appoggiandosi alla vastissima rete delle associazioni di Misericordia e di Pubblica Assistenza.

Corsagna è tra le prime a raccogliere l'invito, e ben presto dà ufficialmente vita al Gruppo di Protezione Civile, forte di una cinquantina di elementi, disposti a intervenire là dove si fosse verificata una situazione di calamità. Se all'inizio si fece affidamento soltanto sulla generosa disponibilità dei volontari, ben presto ci si convinse che occorreva fornire ai componenti del gruppo non solo il necessario addestramento, ma anche gli indispensabili strumenti; e dunque il gruppo ebbe mezzi e materiali all'avanguardia: così come all'avanguardia fu (ed è) la preparazione tecnica dei suoi volontari. E basterà citare i più significativi interventi per rendersi conto del volume e della qualità
delle operazioni condotte in porto dalla Misericordia di Corsagna in Italia e all'estero.

- Intervento nell'Irpinia terremotata nel novembre-dicembre 1980.
- Intervento a Fornovolasco a seguito dell'alluvione in Garfagnana del giugno.
- Squadre di quattro volontari, avvicendatesi per oltre un mese nel 1997, operano in Umbria dopo il terremoto in Umbria del
- Allestimento di in Centro di accoglienza a Brindisi nel corso dei primi sbarchi di massa delle popolazione albanesi nel 1998.
- Soccorso alle popolazioni della ex Jugoslavia durante la guerra di Bosnia del 1999.
- Missione "Arcobaleno" in Albania nel 1999. Il Gruppo di Protezione Civile di Corsagna partecipa per nove giorni alle operazioni connesse con l'emergenza profughi presso il Centro di accoglienza di Rushbull, gestito dalla Conferenza Nazionale delle Misericordie d'Italia.
- Vengono promosse iniziative umanitarie in favore dei terremotati della Turchia del 1999.
- Da ottobre a dicembre del 2002 la Misericordia di Corsagna è presente con il suo Gruppo di protezione civile a S. Giuliano di Puglia, nel Molise, con la mansione di responsabile magazzino e SOM di Campo Marino.
- Un volontario della Misericordia di Corsagna ha fatto parte del primo nucleo d'intervento, dal 19 gennaio al 9 febbraio 2005, organizzato dalle Misericordie nello Sri Lanka in seguito del maremoto che ha devastato il Sud-est asiatico.

Non meno importanti sono tuttavia i tanti interventi a livello locale che vedono i volontari del Gruppo corsagnino impegnati, oltre che nelle operazioni di soccorso, anche nella gestione del Centro operativo comunale di Borgo a Mozzano.
Insieme alle associazioni consorelle di Diecimo e di Borgo a Mozzano, la Misericordia di Corsagna fa parte del Gruppo di protezione civile comunale; e dal 1999 è iscritta nell'elenco delle associazioni di volontariato del Dipartimento di Stato della Protezione Civile.